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venerdì 2 dicembre 2011

Dieci minuti

Non puoi non considerarla. Sei tutto indaffarato nelle tue mille questioni, nei tuoi tanti problemi, corri a destra e a sinistra, da camera a cucina da cucina a bagno da bagno a camera, e lei ti segue passo passo, trotterellandoti dietro, magari bloccandoti senza volerlo la strada e rallentando i tuoi movimenti. Quando ti fermi appoggia le sue zampette anteriori sulle tue gambe, si stiracchia e intanto ti guarda con i suoi occhioni; le fai due carezze ma pensi ancora ai tuoi problemi e fuggi di nuovo. E di nuovo lei ti insegue trotterellando, ti abbandona per un attimo per poi tornare con un giocattolino che ti appoggia vicino. E allora capisci che ha davvero bisogno di te, anche di dieci minuti delle tue attenzioni, ed è una gioia prendere quel suo giocattolino e farla giocare, distesi a terra come se avessi cinque anni, dimentico di tutto quanto mi infastidiva fino a qualche minuto prima.
C'è una magia in lei, qualcosa che riesce a farti scordare, anche solo momentaneamente, di tutto il casino che affolla la tua vita: il suo mondo è semplice, lei te ne vuole far partecipe, e forse è davvero il caso di accettare più spesso questo suo invito.

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