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martedì 17 aprile 2012

Luoghi comuni sull'età che avanza


Quando sei in contrada di servizio a una cena di quindici/diciassettenni e ti accorgi che...
-questi si ubriacano selvaggiamente (senza reggerlo per altro) e te devi stare lì a controllarli e a far loro quasi da fratellone;
-al bar a servizio ci sono delle tue coetanee che, se osservate mentre parlano con questi ragazzotti, sembrano donne mature;
-fuori dei locali c'è un ragazzo appoggiato al muro di schiena, che mentre vomita tira fuori il cellulare di tasca e lo osserva (...)
...non puoi non tornartene a casa senza una punta di stupore per come sono cambiati i tempi e di rassegnazione, per come ormai i tuoi anni da ragazzotto, sebbene esteticamente non riesci a immaginarti "grande", siano ormai passati.

...bene o male che sia tocca adattarsi e addio.

Why Does my Heart Feel So Bad?

"If this grand panorama before me is what you call God, then God is not dead"

E' bello sentirsi "tra amici" quando sei in mezzo a persone che non conosci e non hai neppure mai visto in vita tua.
Una fila tranquilla, fuori del locale, con persone che parlano del più e del meno. C'è il nerd onniscente del gruppo, che sa a memoria ogni riff di chitarra di ogni pezzo (anche se magari avrà preso in mano, forse, solo la chitarra del Guitar Hero); c'è la signora di mezza età (un po' ridicola a dire il vero) griffata dalla testa ai piedi (letteralmente, attenzione) con spille, toppe, maglietta della band; c'è la darkettona con le zeppe (che a dirla tutta facevano comodo, viste le pozzanghere nel parcheggio: se non altro non si bagnava i piedi) e le calze strappate; c'è il tipo normale, comunemente vestito, che gl'importa una sega delle mode, lui è lì solo per ascoltare buona musica; c'è quello che non si mette la maglia del gruppo (pur avendola) ma di un'altra band per "rispetto" verso i gruppi spalla che suoneranno (e che poi comprerà ogni sorta di merchandise di tutte le band... questo per la cronaca sono io).
Entri dentro e seguendo questo ordine ti dirigi :
A) verso il banco degli headliner, dove compri una T-Shirt;
B) verso il banco del "secondo" gruppo, dove compri un'altra T-Shirt e chiedi informazioni su un CD;
C) verso il banco del "terzo" gruppo, per adocchiare se hanno un CD che ti interessa (per poi comprarlo a fine concerto);
D) verso il bar, per la birra di ordinanza.
Ti fa piacere constatare come nella musica, in "certa" musica almeno, esistono ancora valori come riconoscenza, amicizia, emozione, onestà. E ciò lo vedi nelle facce emozionate del "terzo gruppo" mentre suona, nei loro sorrisi sinceri, nei loro ringraziamenti, nella reazione del pubblico che li accetta pur non avendoli (almeno credo, nella maggior parte dei casi) mai sentiti. Lo vedi in due dei componenti del "secondo gruppo", che non avendo potuto darti il CD che avevi pagato loro preventivamente perché ancora non disponibile (è una lunga storia, per maggiori dettagli si legga qui) ti vogliono prima rimborsare il costo della maglietta acquistata poco prima, poi regalartene un'altra (non me la sono sentita di accettare...). E questa, lo sottolineo, è stata forse tra le cose più inaspettate che mi siano mai accadute.
Lo vedi negli headliner, felici di essere lì, che gongolano e si crogiolano nell'accoglienza che il pubblico riserva loro, che scherzano, gigioneggiano, ma quando dicono di suonare cazzo se suonano, cazzo come macinano, come gli "fumano i coglioni", dice il mio amico.
Un senso di familiarità pervade l'aria (assieme al caldo che intasa la stanza), la gente scherza, canta, esci di corsa per lasciare delle cose in macchina e, senza volerlo, entri in una pozzanghera che ti infradicia la scarpa: la quasi-bestemmia ci sta tutta, e con essa scattano le risate dei ragazzi ancora in fila, non così abituati al "moccolo" toscano: della serie, facciamoci riconoscere (come il mio compare di avventura, che poco prima aveva letteralmente sdraiato un cestino della spazzatura di fronte al bancone del bar).
Eppoi c'è la Musica, e che Musica... Quando già il "terzo" e il "secondo" gruppo sanno emozionarti capisci di essere di fronte a qualcosa di magico, ti senti, non scherzo eh, quasi un "eletto". Vero, non c'è la ritualità di altri live che hai visto, ma che Musica ragazzi!

..."Summer is a-coming, arise, arise!" canta il pubblico...

E quando a fine serata sei sotto la doccia e ripensi a cosa ti è rimasto capisci che hai qualcosa in più di qualche foto, un video, un CD e due magliette: hai una sensazione, hai un ricordo, che difficilmente svanirà.

15 Aprile 2012 - Retorbido - Agalloch, Velnias e (Echo).






domenica 8 aprile 2012

Le cose che non ti aspetti

"I want you to get into the deep beautiful melancholy of everything that's happened."



Lo sentivi dentro ma era qualcosa che non avevi ancora tradotto razionalmente... Sapevi che ti mancava qualcosa ma non sapevi bene cosa, finché non lo hai visto. Il film giusto al momento giusto, grazie.
Cheers,