Translate

sabato 30 maggio 2015

Tempo di saluti nel Dojo...


Non è mai facile salutare un Dojo, anche perché non è solo un semplice edificio, spesso (e nella migliore delle ipotesi) è un mondo a sé, una dimensione diversa dove per un'ora e mezzo, due ore, dialoghi sì con il tuo Maestro e i tuoi compagni, ma soprattutto lavori su te stesso.
Non è facile perché rappresenta in un certo senso mesi di lavoro, sudate su un'Arte che ti ha fatto per ora bestemmiare tanto, ma che qualche soddisfazione te la stava già regalando.
Non è facile soprattutto perché il Dojo è fatto di persone, senza il gruppo non ci sarebbe, o meglio, il gruppo ricrea il Dojo ovunque esso si muova... E stavolta è proprio questo che mi ha fatto più male, salutare il gruppo, il Maestro, gli amici. E' vero, ho faticato tanto praticando Wado Ryu, mi sono dannato l'anima fino all'ultimo per capire le distanze, le posizioni, gli attacchi... Qualcosa l'ho afferrato alla fine, venendo da un altro stile la confusione era tanta ma come ha detto il Maestro stasera stavo inizando a mettere le cose assieme.
Però si sa, ogni tanto si devono fare delle scelte, e stavolta il seguire il cuore non bastava, perché il cuore portava in due direzioni diverse e opposte. Mi sono fidato dell'istinto quindi, dei ricordi, dei movimenti, delle sensazioni, ed ho deciso di prendere un'altra strada, di salutare, come detto, il Dojo. Che sia stata una scelta positiva o meno questo ancora non lo so, e come accade sempre sarà il tempo a farmi capire se ho sbagliato o meno. Mi lascio alle spalle una bellissima Arte Marziale, verso la quale non è sbocciato l'amore ma solo fiammate di sentimento miste a docce fredde... E mi lascio alle spalle delle persone bellissime, che senza chiedere nulla mi hanno accolto, integrato nel loro gruppo, reso naturalmente partecipe di tutto, che hanno saputo apprezzarmi per quello che sono, rispettarmi nei miei difetti, correggermi ed aiutarmi nei miei errori, e che credo che mi abbiano voluto bene, sebbene ci conosciamo da un annetto.
Stasera è stata l'ultima lezione, ed i loro discorsi, i discorsi del Maestro, non sono state frasi fatte, sono state parole sentite, mi è stato detto che per me la porta è aperta, e che sperano di riavermi tra loro. Io sono un po' un ingenuo, lo sono sempre stato, ma ho percepito subito che queste parole erano vere, che venivano da dentro, che non avevano un secondo fine ma che volevano trasmettere amicizia, senso di gruppo, lealtà, comprensione.
Non so se questa esperienza terminerà con stasera o se avrà un seguito, ma sono certo che, semmai un giorno dovrò nuovamente varcare quella porta, il Dojo e con lui i Wado Ryu, il Maestro e gli amici mi riaccoglieranno di nuovo tra loro, come se fosse passato solo un weekend dall'ultima lezione.


Grazie di tutto, a tutti... Arigatou gozaimashita

Nessun commento:

Posta un commento