Questi sogni mi uccideranno, ne sono
certo. Vado a letto tranquillo, sfinito da una lunga giornata
lavorativa, ma come chiudo gli occhi seguendo, per l'ultima volta, i fari delle macchine che si riflettono sulle persiane socchiuse, ecco
che inizio a vivere una seconda viva, impalpabile, brevissima, eppure
apparentemente eterna e tangibile.
C'è un angelo nero che entra dalla
porta socchiusa, una tunica nera avvolge una sagoma dalle fattezze
indefinibili, della quale intravedo solo gli occhi, lucenti e
abbaglianti, e ne sono incredibilmente attratto...
Dream on...
C'è l'amore della mia vita di fronte a
me, in mezzo a tanta gente che si muove a scatti, dalle facce
sfumate, mi guarda con sguardo gelido, poi si volta, abbraccia un
passante, gli passa le mani tra i capelli, fa quasi finta che io non
ci sia, e io voglio solo andarmene da lì, smettere di soffrire,
respirare...
Dream on...
C'è un fiore nero che sboccia, bagnato
dalle mie lacrime, che scivolano lucide sui suoi petali, ed evaporano
una volta toccata terra, lacrime in un incendio, e il fiore si
carbonizza, eroso dalle sue radici, e dalle sue ceneri rinasce, si
nutre delle mie lacrime, muore e rinasce...
Dream on...
La stanza ruota su se stessa, fisso il
soffitto e le luci dei fari sembrano creare delle spirali che
scendono e mi avvolgono. Sono convinto di essere ben saldo nel mio
letto, afferro i cuscino e vi immergo più volte il viso, sudato e
stravolto da una nausea improvvisa, ma il cuscino è duro, e più ci
affondo la testa e più il mal di testa aumenta, salvo poi accorgermi
di essere in piedi e di star sbattendo la testa contro il muro, e il
sudore altro non è che sangue dalla mia fronte ferita. Poi svengo...
Dream on...
E' poi c'è un attimo di pace, di
calore e di luce in mezzo a tutto questo buio e freddo... Che tutto
sia finito, che stia sorgendo il sole?
Dream on...
Seduto ad una scrivania, una candela
accesa, mi chiedo: l'amore rende la vita sopportabile o la rende
possibile? Una vita vive senza amore? Si vive davvero solo se perché
si ama? Ho solo bisogno di un po' di amore per smettere di pensare, e
la candela si spegne da sola...
Dream on...
Ho un nuovo vicino, lo vedo dalla
finestra, lo sento urlare ogni notte, aggredire una donna che credo
abita con lui, lo sento scagliare contro le pareti di casa sua
piatti, bicchieri, e mettere a soqquadro l'abitazione. Penso che un
animale del genere non dovrebbe esistere, e che un giorno o l'altro
aprirò quella finestra e gli dirò qualcosa. Poi mi sveglio la
mattina, la casa devastata, tutto è a pezzi: stupefatto e
sconcertato dal non aver udito alcun rumore, sebbene tutto fosse
accaduto a qualche metro dal mio letto, mi giro alla disperata
ricerca di un indizio, mi cade l'occhio sulla finestra e vedo che il
mio vicino mi sta osservando beffardo. Mi avvicino sopraffatto dalla
rabbia, fo per aprire la finestra ma non c'è maniglia, e il vetro
non è trasparente, ma riflette solo quello che vede, è uno specchio
e il mio vicino in realtà è più simile a me di quanto potessi
immaginare...
Dream on...
Un caldo abbraccio rischiara questo
buio che sembra non aver mai fine, e delle calde labbra, vicine al
mio orecchio, sussurrano che c'è solo l'amore, e che tutto è amore:
eppure non sembro esserne convinto.
Dream on...
C'è freddo in macchina, mentre
sfrecciamo lentamente in una strada stranamente trafficata nonostante
la tarda ora. Galleggiamo come sospesi in un nero mare scuro, e i
lampioni sono come boe lucenti che ci sfiorano. C'è freddo tra noi
due, sfioro la sua mano ma non sento risposta, le sue vene non mi
trasmettono calore, ed è come se una coltre di incomunicabilità
fosse scesa tra noi due. Come abbiamo fatto a perderci in questa
notte senza fine?
Dream on...
Disteso sul letto, occhi sbarrati,
fisso il soffitto. I fari delle macchine hanno smesso di tracciare
intangibili solchi sul muro, e fuori tutto tace; guardo la sveglia,
deve essere andata via la luce da un po' di tempo, il display sta
lampeggiando e sopra i numeri mi pare di leggere la scritta “sleep”.
In cucina mi sembra di intravedere una luce, mi alzo per andare a
vedere di cosa si tratta: la tv è accesa, e sta trasmettendo
qualcosa in bianco e nero. C'è una sagoma nera, bellissima, con
occhi e bocca lucenti, che sta danzando una nenia ipnotica, che mi
immobilizza di fronte al freddo schermo. Poi succede qualcosa, un
brivido cresce e sale lungo la mia spina, la casa inizia a tremare,
sulle pareti rivedo quanto sognato fino a quel momento, il pavimento
si riempie di nere orchidee, le luci iniziano a tremolare, volti
ghignanti sembrano affacciarsi alle finestre, persone intorno a me
dall'aspetto indefinito stanno sbattendo la loro testa contro i muri,
e il freddo continua a salire finché le luci, vibrando sempre di
più, non si spengono del tutto.
Mi scuoto, madido di sudore: è
mattino, il rumore di un cucchiaino sbatte dolcemente contro i bordi
di una tazza, e un dolce odore di pane tostato invade la camera. Con
gli occhi ancora offuscati dal sonno vedo una sagoma avvicinarsi,
sento dei riccioli sfiorarmi il volto e delle calde labbra posarsi
sulle mie. E' mattino, per fortuna, ma prima o poi, ne sono certo,
questi sogni mi uccideranno.
Dream on...
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